Recensione

da Giulia Mucci
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Il libro “Cattivo Fratello” parla del difficile rapporto che può esserci tra due fratelli. 

In questo caso Cesare è il figlio modello, va bene a scuola e segue le regole, ma tutte le attenzioni ricadono comunque sul fratello minore Canio 

e questo porterà rancore da parte del fratello maggiore che sfogherà le sue emozioni attraverso fumetti e disegni astratti che rappresentano il suo punto di vista all’interno della famiglia. 

Queste tensioni porteranno ad un problema con la giustizia e ad un risolvimento inaspettato della situazione.

 La trama è da subito piuttosto lenta in quanto mette in luce la vita di una famiglia “normale”, come tante altre, per poi trasformarsi in un susseguirsi di azione e situazioni che porteranno allo stravolgimento totale della situazione di apparente calma iniziale. 

I personaggi sono ben descritti, approfonditi e la narrazione da entrambi i punti di vista dei fratelli ci permette di avere una visione totale della situazione, vedere tutt’e due le facce di una stessa medaglia e di capire gli stati d’animo e il ruolo di entrambi i protagonisti nella vita dell’altro. 

Nei personaggi i ragazzi ci si possono ritrovare in quanto sperimentano situazioni e emozioni ben conosciute dagli adolescenti e ricalcano esperienze che molti fratelli provano. 

Le ambientazioni non sono ampiamente descritte e lasciano il giusto spazio e per fantasticare a riguardo, il testo da solo linee guida sui dettagli fondamentali per capire la storia.

 Il libro suscita un senso di impazienza e suspense nella seconda parte alimentato dal voler sapere il finale

 ma soprattutto dall’aria di normalità che aleggia nella situazione descritta che sembra incredibilmente reale e comune. 

Il linguaggio è piuttosto comune e vicino ai giovani.

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