Hikikomori

da Rachele Cellai
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Questo libro tratta la storia di Luca, un ragazzo italiano che si è isolato nella sua camera diventando di conseguenza un hikikomori. Dall’altra parte del mondo vive Yukiko, una ragazza giapponese con una vita apparentemente perfetta, che a differenza di Luca, ama vivere la vita al di fuori delle mura di casa. I due si incontrano online, su Instagram, tramite una chat riguardante un film, del quale sono entrambi appassionati. In seguito i due inizieranno a parlare sempre di più, fino ad instaurare un rapporto. Un personaggio che ispira molta curiosità è Luca, nonché il protagonista. Lui riflette i tipici comportamenti adolescenziali, tra cui l’isolamento dal mondo esterno e il rifiuto dei rapporti sociali.

 

Il libro tratta vari temi, il primo che ci viene presentato è la condizione sociale degli “hikikomori”, di cui il protagonista è affetto. Un’altra tematica che si affronta è quella del bullismo, di cui sia Luca sia Yukiko sono vittima seppur per motivi diversi. I due, nonostante i chilometri di distanza, instaurano tra loro un legame di amicizia, altro tema, e fondono in questo modo tra loro due culture diverse: quella italiana  e quella giapponese.

 

Dopo aver letto “Hikikomori”, non si nota solo che  come libro scorre molto bene, ma per di più esso è in grado di farci immedesimare -anche a membri del gruppo a cui non è piaciuto- nei personaggi di Luca, che soffre della sindrome di Hikikomori,  che non gli permette di uscire di casa e che purtroppo affligge 50.000 adolescenti nel nostro paese.  Oppure è possibile rispecchiarsi a Yukiko, che anche se all’apparenza sembra vivere la vita perfetta, ha tanto da dare, come ogni personaggio del resto.

 

Quindi proprio per queste ragioni, crediamo che questa lettura sia adatta a ragazzi della nostra età.

 

Il libro è strutturato in maniera semplice e comprensibile in modo tale che il lettore riesca a capire meglio la mentalità giapponese e a comprendere i disagi di Luca, facendolo immedesimare nei personaggi e trasportandolo nei luoghi in cui esso è ambientato.

 

Una cosa che abbiamo trovato originale è il capitolo intitolato “Il diario di Yukiko”, che, a differenza del resto del libro, è capovolto a testa in giù, a inizio di ogni giornata ha il titolo di un brano, ha la stampa “sporca” per evidenziare il fatto che non è più il libro ma il diario ed è pieno di disegni che rappresentano alcune situazioni della vita della ragazza.

 

Nonostante ciò,  non a tutte il libro è piaciuto per I seguenti motivi: per esempio ne il titolo né la trama danno alcun’ emozione, la copertina non attrae molto il lettore, i due protagonisti non si incontrano di persona hanno vite troppo complicate, per non parlare dei problemi familiari, che a volte appesantiscono la lettura e del finale che rovina le aspettative dei lettori.

 

 

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