Recensione “The screen”

The Screen” è un romanzo intenso e inquietante che porta il lettore dentro uno degli aspetti più oscuri della società contemporanea: la moderazione dei contenuti sui social network. Alessandro Pasquinucci racconta la storia di Sara, una giovane universitaria che, per mantenersi agli studi, accetta di lavorare per “The Screen”, una compagnia incaricata di monitorare e censurare i contenuti più violenti o sconvolgenti della rete.Attraverso gli occhi della protagonista, il lettore viene trascinato in un vortice di immagini disturbanti, che non solo mettono alla prova la resistenza psicologica di Sara, ma la obbligano anche a confrontarsi con un passato doloroso. Quando Sara si imbatte in un video che sembra collegarsi a un reale episodio di violenza e alla successiva morte sospetta di una ragazza, il confine tra realtà e virtualità si fa sempre più sottile, spingendola a indagare per scoprire la verità. Pasquinucci costruisce una tensione narrativa costante, alternando momenti di introspezione psicologica a scene di autentico thriller. La sua scrittura è  precisa, capace di rendere palpabile il senso di claustrofobia e alienazione che la protagonista vive. Temi come il trauma, la manipolazione della realtà digitale e il peso emotivo delle immagini violente vengono trattati con sensibilità.