Recensione libro “Undicesimo Comandamento”

da Gabriele Manuzzi
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UNDICESIMO COMANDAMENTO (Davide Calì, illustrazioni di Tommaso Carozzi, 2022)

 

Undicesimo comandamento è un silent book, una particolare variante di romanzo narrativo che, invece di far uso delle parole, fa uso delle illustrazioni.

Qualcuno potrebbe pensare che senza l’utilizzo di parole, il libro non possa essere potente nel suo messaggio, ma è proprio l’assenza di parole a rendere ancor più significative le immagini.

 

La storia narra di un particolare evento: un giorno, improvvisamente, un gruppo di balene oscura il cielo sopra ad una città ignota. La reazione degli uomini è inizialmente la sorpresa e lo stupore, per via della totale novità dell’evento che ovviamente non si era mai verificato prima. Questi sentimenti mutano poi in un’irragionevole aggressività.

Gli uomini reagiscono infatti organizzando l’esercito e uccidendo i cetacei, che in alcun modo avevano minato la tranquillità degli uomini, se non per via dello stupore generale che avevano suscitato.

 

Il fatto che le balene si alzino in cielo è ovviamente un iperbole: le balene “volanti” sono infatti ciò che non conosciamo. L’uomo reagisce all’evento con paura e aggressività senza alcun ragionevole motivo, portando i lettori a un’interessantissima riflessione su ciò che sono alcuni tra i valori fondanti dell’uomo: avidità, paura verso ciò che non conosce, superbia. 

 

Il silent book riesce a colpire fin dall’inizio, grazie alla scelta, favorita dall’assenza di parole, di non esplicitare tempo né periodo storico degli eventi. Ciò rende il messaggio della narrazione universale, non rimanendo legato a un dato contesto storico-culturale, portando il lettore alla conclusione che i comportamenti degli uomini del romanzo non siano necessariamente distanti da un contesto attuale e che questi comportamenti, in diverse forme, possano verificarsi nel quotidiano: dal bullismo alla discriminazione religiosa, fino al razzismo, ma anche in sanguinose guerre e l’Olocausto o le Crociate sono solo alcuni dei più famosi esempi.

 

Il titolo del libro è molto evocativo anch’esso: “Undicesimo Comandamento” richiama infatti a una concezione sacra dell’evento, come a voler dare un’idea divina e ultraterrena della natura, condannando le azioni degli uomini che spesso dimenticano questa condizione, pensando di essere “padroni” del mondo, senza pensare agli altri.

 

La narrazione riesce ad essere molto efficace, a colpire con il suo messaggio, rendendosi adatto a tutti: a coloro che non amano leggere, essendo questo un libro come già detto privo di parole e dialoghi, a bambini, ragazzi e adulti.

Il libro personalmente mi ha coinvolto in particolar modo, sia per tematiche che per tipologia di narrazione.

Io, non avendo mai letto nessun silent book prima d’ora, sono rimasto colpito da quanto le immagini possano risultare coinvolgenti, allo stesso modo di un dialogo ben scritto.

Essendo privo di parole, per me questo libro è stato una sfida che mi ha sorpreso sotto molti aspetti, come le illustrazioni di Tommaso Carozzi, che è stato capace, secondo me, di imprimere molta drammaticità nelle immagini.

Un altro aspetto è stato l’efficacia del messaggio, dirompente fin dalla prima illustrazione, mi ha portato a una presa di coscienza e mi ha fatto sinceramente riflettere per alcuni giorni.

Per concludere, il libro è stato per me una grande sorpresa e lo consiglierei a tutti, in particolare a chi se la sente di affrontare una lettura impegnativa e ha voglia di mettersi in gioco.

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