Questo libro parla di questa gang di minorenni con un capo chiamato il Cobra.
Il protagonista Elia, soprannominato lo Sfigo, non sa neppure come sia finito a far parte del branco. Per entrare nel branco ha dovuto superare una prova d’iniziazione: deve saltare di notte sul balcone di un’anziana donna che vive sola e terrorizzarla fino al punto che la mattina dopo la polizia la troverà morta.
Man mano che le pagine scorrono, le azioni del branco si fanno sempre più violente così come il senso di colpa di Elia cresce con il procedere della storia fino a quando un professore gli apre gli occhi sulla situazione in cui si trova che da una parte ha il desiderio di essere accettato dal gruppo di coetanei e dall’altra la paura e l’angoscia per la morte dell’anziana donna di cui si sente responsabile.
Ogni capitolo si apre con una voce diversa, un diverso punto di vista, che permette di ricostruire le storie legate ad un’unica grande storia: la morte dell’anziana signora.
Questo libro “Fuori dal branco” l’ho trovato molto scorrevole all’inizio, poi proseguendo molto lento.
In questo libro ci sono diversi temi importanti, come il rapporto tra genitore e figlio, il periodo di pandemia, le amicizie sbagliate.
Tra i libri che ho letto per Libernauta questo non mi è piaciuto per niente, anche se parla di un periodo molto attuale che tutti noi adolescenti ci siamo passati, l’ho trovato molto lento, le storie molto intrecciate tra loro e poco chiare.
