“Testimone invisibile? Oppure potevo fare qualcosa?”, recensione dal libro “The Screen”

da UDD
6 views
♥ ♥ ♥ ♥

The Screen: lo schermo,  proprio quell’oggetto piatto e senza sentimenti che noi utilizziamo tutti i giorni, che usiamo per qualsiasi cosa senza neanche rendercene conto. Basta pensare alle cose più basilari come l’orario: la maggior parte di noi accende il telefono per vedere l’ora, quando se alzassimo la testa troveremmo l’orologio attaccato alla parete. Perchè usiamo il telefono e non l’orologio? Perché la maggior parte delle persone non lo sa leggere. Io compresa, lo trovo davvero difficile, me lo hanno spiegato tantissime volte ma non riesco a comprendere il meccanismo di lettura di questo “misterioso aggeggio”.

D’accordo, non saprò leggere l’orologio ma so leggere benissimo i libri e lo trovo anche un passatempo davvero rilassante e divertente. Quanti di noi hanno sognato di vivere una storia da romanzo rosa, o fantasy? Beh, penso tutti.

Però credo che in pochi vogliano viverne una come quella di Alba, o quella di Sara, la quale trova lavoro in una piattaforma di filtraggio contenuti per i Social Network.

I suoi turbamenti iniziano il giorno in cui vede il filmato di un gruppo di ragazzi che accerchiano una signorina imbavagliata. Questo episodio la segna fin da subito, soprattutto a causa delle regole della sua agenzia, “The Screen”, che le impediscono di parlare a chiunque di questi video, tranne che al dottor Cipriani, lo psicologo fornito dalla società.

Sara gli racconta il proprio shock, aprendosi sulla prorpia esperienza di violenza sessuale familiare, e dalla sua conseguente fuga da casa per trasferirsi lontano, a Firenze, iniziando una nuova vita.

Le cose si infittiscono quando, vari di giorni dopo il trauma del video, Sara vede al telegiornale la foto di una ragazza annegata in un lago a Pisa. Dopo aver messo a fuoco il volto comprende immediatamente che è la stessa del filmato che la tormentava da giorni.

Il caso della quindicenne Alba, che abitava a Pisa con suo fratello Giacomo, senza genitori, venne presto archiviato come suicidio. Sara decide di andare in fondo alla questione e ignorare il regolamento dell’agenzia per rintracciare il parente. Iniziano così le indagini per scoprire la verità sul caso di Alba. Cosa si celerà dietro a tutto questo? Beh, l’unica cosa che posso rivelare è che “la vita a volte è beffarda”.

“The Screen”, un libro coinvolgente e appassionante per chi, come me, è amante del mistero. Un thriller tecnologico che racconta del lato oscuro del web e dei Social Network.

Articoli correlati