Il primo libro che ho letto è stato “Testa di ferro“, il libro mi è piaciuto molto, secondo me come storia sarebbe bella farla leggere anche ai bambini, per fargli capire come si viveva in quell’epoca. Il personaggio di Stans mi è piaciuto molto, una giovane donna che, per quell’epoca (primi anni dell’800) commette molti reati, se così li possiamo definire, perchè tali per quell’epoca. Con il passare del tempo riesce, prima a scappare dal marito e affrontare un viaggio verso la via di casa e poi ad arruolarsi nell’esercito, confessando una bugia che avrebbe potuto mettere in pericolo, sia lei che il ragazzo a cui aveva preso il posto. Nonostante ciò riesce ad affrontare tutto con coraggio, e quando deve spogliarsi, rischiando di essere scoperta, per salvare l’esercito, non si tira indietro. Questa azione provoca la stima dei soldati presenti, nei suoi confronti. Infine riesce ad entrare nei cuori dei suoi compagni nell’esercito che per proteggerla, mantengono il segreto.
Un personaggio invece che non mi è piaciuto molto è stato Pier. Egli è il fratello minore di Stans, che decide di mettersi praticamente contro la sua famiglia, senza pensare alle conseguenze delle sue azioni, pur di ottenere quello che vuole. Infatti è definito più volte “Giuda”, sia da sua sorella che da suo padre perché addirittura si allea con l’ex marito di Stans, Lieven, che l’aveva violentata varie volte.
Quando Stans scappa, il padre viene messo in carcere per i troppi debiti, ma nel mentre continua a lavorare al suo progetto e quando riesce a finirlo, consegna i suoi progetti al figlio per farli vedere a Napoleone, compito che Pier non riesce a portare a termine per aiutare la sorella.
Questo libro mi è piaciuto molto, lo scrittore è riuscito a raccontare i modi di vivere del vecchio periodo e riesce anche a raccontare un pezzo di storia, come il combattimento tra l’esercito francese e quello austriaco. Mi è piaciuto anche il comportamento e il coraggio di Stans, mentre quello del fratello non mi è piaciuto perché è stato troppo egoista nei confronti sia di sua sorella che della sua famiglia. Alla fine del racconto sembra aver capito però l’importanza della famiglia nella sua vita e aiuta Stans, in fin di vita, a farla tornare a casa sana e salva.