“Padrenostro” è un libro che racconta la storia di Elisa Caiazzo, una ragazza di 23 anni che vive sotto il controllo molto stretto del padre, Vincenzo, che è il leader di una comunità religiosa molto rigida. Elisa cresce in un ambiente dove ogni aspetto della sua vita è deciso dal padre, che viene chiamato “Padrenostro” dalla sua comunità, perché è come un padre spirituale per tutti. La sua vita è piena di regole severissime che non le permettono di fare praticamente nulla da sola.
La trama inizia a cambiare quando Elisa, che si sente soffocata dalla sua vita, riesce a uscire per un po’ di tempo dalla comunità grazie alla sua migliore amica, Fortuna. Insieme, decidono di andare in gita fuori città. Questo piccolo gesto di ribellione la porta a scoprire il mondo al di fuori della sua comunità, ma anche a scoprire qualcosa di nuovo su se stessa, sui suoi desideri e su quello che veramente vuole nella vita. La protagonista, infatti, si trova ad affrontare un grande conflitto interiore, divisa tra l’amore per suo padre e il bisogno di libertà.
Il libro non si limita solo a raccontare una storia di crescita, ma affronta anche temi molto profondi come il controllo, la fede cieca, e la ricerca di sé. Elisa vuole essere libera, ma non è facile, perché è cresciuta in un ambiente dove non ha mai avuto la possibilità di scegliere da sola. Il modo in cui Efionayi scrive è molto diretto e riesce a far capire quanto sia difficile per Elisa cercare la sua strada, soprattutto quando tutti intorno a lei sembrano volerla controllare. La scrittura è abbastanza semplice, ma anche potente. Ogni pagina ti fa sentire quello che prova Elisa, la sua frustrazione, ma anche la sua speranza di riuscire a cambiare la sua vita.
Una cosa che mi ha colpito molto del libro è come Efionayi descriva il rapporto tra Elisa e suo padre. Nonostante tutte le cose brutte che accadono nella sua vita, Elisa ama comunque suo padre e cerca di capirlo. Questo crea un contrasto interessante, perché lei vuole essere indipendente, ma allo stesso tempo non vuole far soffrire il padre. Questo conflitto è uno dei temi più forti del libro, perché fa capire quanto sia difficile liberarsi da qualcosa che ti ha sempre accompagnato e ti ha definito come persona. La storia ci fa riflettere anche sul fatto che, spesso, le regole che ci vengono imposte dalla famiglia o dalla società non sono sempre giuste, e non è facile ribellarsi, anche se si sa che è necessario per stare bene con se stessi.
In conclusione, “Padrenostro” è un libro che ti fa pensare a quanto siano importanti la libertà e la scelta personale. La storia di Elisa è una storia di coraggio e di lotta contro le imposizioni, ma è anche una storia di crescita e di cambiamento. È un libro che consiglio a chiunque si senta in qualche modo imprigionato nelle aspettative degli altri, perché ci insegna che, anche se è difficile, c’è sempre un modo per trovare la propria strada. Efionayi riesce a raccontare una realtà che, purtroppo, non è lontana dalla nostra e che ci fa riflettere su quanto siano importanti la libertà di scegliere e il coraggio di cambiare.