Le emozioni della vita sono le stesse che proveresti andando bendato sulle montagne russe.
Capucine è la personificazione del romanzo “Uno nessuno cento mila” di Pirandello, ma con la differenza che ella sa benissimo di avere su per giù 5 identità ed è la prima a volerlo. Il suo mondo si ribalta dopo il menzognero incidente che provocò la morte della madre, tuttavia quello a cui crede non è la verità e così si deprime. Esatto, si rattrista, questo perchè la verità può far male, non saprei se più o meno dei 23 fori sulla schiena di Giulio Cesare, ma io credo che sia più intensa la sincerità.
Il suo mondo non è fatto di 1 continente dove tutti sono anziani tranne la sua migliore amica e suo padre, ma è composto da tante piccole e lunghe storie di qualsiasi genere; è come entrare in una biblioteca, prendere in prestito un libro e leggerlo apprendendo ogni capitolo. Praticamente è questo tranne per il fatto che di libri ne devi leggere uno ogni 15 minuti per i prossimi sei mesi.
I segreti sono il peggior nemico di un fragile e questo viene ben rappresentato da Capucine che trova solamente sollievo in Violette, essa ne ha passati di momentacci ma è riuscita ad andare avanti anche grazie alla protagonista che riscuoterà il favore piangendo sulla sua spalla.
Quando finalmente decide di non nascondersi più togliendosi la parrucca allora lì ha infilzato il proprio cuore con un paletto stante e irrimuovibile.