Questo libro mi è piaciuto molto perché non si limita a seguire le vicende di Elia, il protagonista, come spesso succede in altri libri. Attraverso un sentiero narrativo ben delineato, l’autore ci guida nel cuore e nella mente di un diciottenne. Con il peso degli esami di maturità sulle spalle, Elia si confronta con emozioni e sensazioni nuove, in particolare quando incontra Camilla. Questo nuovo sentimento contrasta fortemente con il vuoto lasciato dalla perdita della madre.
La forza e la solidità di questo romanzo risiedono nello stile distintivo dell’autore, riconoscibile fin da subito. Attraverso frasi brevi, incisive e precise, Cornalba riesce a creare immagini vivide e concrete della realtà quotidiana. Ci troviamo immersi nelle dinamiche dell’amicizia, nei primi amori, nel rapporto silenzioso tra un figlio e un padre vedovo, e nelle paure e nei pensieri taciuti di un ragazzo tormentato da un dolore che lo rende insicuro e apatico. Samuele Cornalba, nonostante la sua giovane età, dimostra in queste pagine un grande talento. Ci ricorda come ognuno di noi sia stato un “bagai” (ragazzo), offrendo una lettura che per alcuni sarà nostalgica mentre per altri sarà il presente.
