Sara, la protagonista di questo romanzo, è di colore ed è stata adottata da una famiglia italiana. Quando cresce condivide con il padre (che chiama pà così “la ama subito”) la passione per la lingua italiana (suo padre è professore del liceo) e cercherà di aiutare una classe di ragazzi che come lei arrivano da altre parti del mondo.
Sono tanti i ragazzi e le storie che portano con sé, storie di sfruttamento, di razzismo e la protagonista pur essendo una di loro non viene accettata perché vive dall’altro lato del fiume Sele, che divide il paese, che segna un confine non solo fisico. Sono ragazzi che devono imparare velocemente a essere responsabili perché sono il tramite per i genitori per la lingua, per poterli aiutare dal leggere le bollette al rinnovare i documenti per il permesso di soggiorno…
Questo romanzo oltre alle tematiche precedentemente elencate parla di famiglia, di adozione, ed è un intreccio di vite ed esperienze in cui la protagonista si trova riflessa in quelle dei ragazzi che lei aiuta a studiare.
La scelta del dialogo indiretto non mi è piaciuto perché secondo me perde nella fluidità della narrazione che rimane così più difficoltosa.