Semplice la felicità.

da Cosimo Barlondi
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Chris, un ragazzo che come lui stesso si definisce “in ritardo con la testa”, la mattina del suo diciottesimo compleanno si sveglia e la sua casa è deserta.

La casa è in ordine e pulita.

In un primo momento pensa che sua madre sia uscita per fare la spesa o che gli voglia fare una sorpresa ma più passa il tempo, più il ragazzo capisce che sua madre lo ha abbandonato per sempre. Non perde comunque mai la speranza di poterla rivedere; non mi sento di dire abbracciare perché leggendo il libro si percepisce che la donna è molto fredda nei confronti di suo figlio.

Ora Chris è costretto a cavarsela da solo ed ad adattarsi alla nuova situazione.

Le persone del quartiere dove vive, nella periferia di Montreal diventano la sua nuova famiglia.

Grazie all’aiuto di persone fidate, come la signora Sylvester, la proprietaria della casa dove vive, che gli offre un lavoro come portiere del condominio, gli abitanti del condominio stesso che gli commissionano piccoli lavori di manutenzione e tutti gli amici del Marcado, Chris riesce ben presto ad abituarsi alla sua nuova vita.

Il suo carattere gentile lo rende amabile agli occhi di molti e intorno a lui si costruisce una rete di solidarietà

Viene coinvolto in cene, serate tra amici, attività commerciali, salvataggi fortunosi ed anche in situazioni spassose.

Mentre scorrono le pagine del libro, il ragazzo racconta i suoi progressi, sperando che sua madre torni da lui.

Inaspettatamente una storia d’amore illumina la sua vita: si tratta di Chloe, una ragazza disabile come lui, ma che a differenza di Chris ha l’appoggio della famiglia.

Sua madre fa di tutto per sostenerla e farle svolgere una vita “normale”.

Chris festeggia il suo diciannovesimo compleanno con una festa a sorpresa organizzata dai suoi nuovi amici che gli vogliono bene e naturalmente anche da Chloé.

Chris non dimenticherà mai la madre, a cui si rivolge per tutto il libro e sul finale le dirà che se un giorno deciderà di tornare dovrà accettare il fatto che lui è amato da tante persone e se non tornerà lui sarà felice lo stesso.

Il libro mi è piaciuto molto, una storia commovente scritta con estrema sensibilità.

Chris che è “diverso” non viene maltrattato od escluso, ma sostenuto per essere autonomo.

Per assurdo la persona che nella vita lo avrebbe dovuto amare più di ogni altra, lo abbandona, una madre atipica…ma chi sono io per giudicare?!

Posso solo limitarmi a dire che alla fine chi ci ha perso è lei perché l’amore di suo figlio era puro e incondizionato.

Chris sei un eroe ed è un tuo diritto essere felice!

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