La mattina del suo diciottesimo compleanno Chris si ritrova da solo a casa, sua madre lo ha abbandonato.
Così si apre la storia raccontata in questo libro.
Ammetto di aver avuto difficoltà a capire i primi capitoli.
La scrittura era strana, non scorreva bene e non capivo bene cosa stesse accadendo. Perché la madre di Chris era andata via? Chi era lui o chi erano i personaggi che via via ci presentava?
Solo dopo un po’ ho realizzato che Chris è un ragazzo con disabilità e che tutta la storia è raccontata dal suo punto di vista.
Un punto di vista particolare ma molto molto interessante.
È bello vedere le dinamiche della sua vita attraverso i suoi occhi, le difficoltà che deve affrontare e soprattutto il suo modo unico di farlo.
Ci sono state delle situazioni con certi personaggi che mi hanno proprio colpito, come la vicenda fra il signor Garry e sua figlia Jessica.
Oppure le vicende con la sua vicina di casa.
Oppure semplicemente il suo modo di vivere la sua nuova vita, senza sua madre.
Questa figura appunto, noi da lettori non la incontreremo mai.
È molto bello, ma anche straziante, il modo in cui Chris si rivolge a lei per tutto il libro.
Di fatto è come se fosse sempre stata lì, un personaggio assente ma presente, grazie a suo figlio.
È una lettura un po’ particolare, a tratti lenta.
Ma alla fine ammetto di averla apprezzata e di essermi pure affezionato a Chris o ad altri personaggi, come Chloè, Tania o Joe.
Chris è una vera forza della natura, quello che ha affrontato è stato molto difficile, ma lui è sempre riuscito ad andare avanti.
Il titolo del libro si scoprirà soprattutto alla fine, ovvero era la felicità tanto ricercata da sua madre.
Chris invece ci è riuscito, ha trovato la sua felicità grazie al suo impegno e alle persone a lui vicine
Chris ha trovato la felicità
310
♥ ♥ ♥ ♥