Un’ombra lunga che toglieva il respiro

da Davide Alberati
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Ho letto un libro di Sabrina Efionayi intitolato ‘Padrenostro’ edito nel 2024 dalla casa editrice Feltrinelli.

Il romanzo è ambientato a Napoli nel 2023, anno in cui la squadra ha vinto lo scudetto.

La protagonista è Elisa, una giovane di 23 anni.

La ragazza fa parte di una famiglia numerosa composta dal padre, soprannominato Padrenostro, la madre Marianella, il fratello maggiore Vittorio, tre fratelli minori, e Giulia la sorella più grande, di cui si parla ma che non compare nel romanzo.

Padrenostro è prepotente e violento, e alla sua autorità nessuno dei suoi familiari riesce a opporsi.

La famiglia di Elisa fa inoltre parte di una comunità religiosa rigida che impone ai suoi membri molte regole. A un certo punto Elisa, raccontando una bugia al padre, ha la possibilità di passare alcuni giorni a Procida con la sua amica Fortuna, dove si sente per la prima volta libera, ma dove corre anche gravi pericoli a cui non è preparata.

Padrenostro, venuto a sapere che Elisa gli ha mentito, la costringe a trasferirsi in una comunità religiosa, dove anche la sorella Giulia in passato ha trascorso un periodo della sua vita, e dove ha subito violenze.

Alla fine Elisa avrà la possibilità di allontanarsi per sempre dalla sua famiglia, e sceglierà seguendo il suo cuore.

Il lessico usato dall’autrice è diretto e di facile comprensione, a sequenze narrative si alternano numerosi dialoghi.

Ho trovato questo romanzo interessante e scioccante allo stesso tempo, non avevo infatti mai riflettuto sulla possibilità che esistessero comunità religiose così intransigenti e famiglie pericolose, ma apparentemente normali. Ciò che dell’opera mi ha convinto meno è stata l’arrendevolezza dimostrata dalla protagonista fin quasi alla fine, inoltre avrei preferito un finale più sorprendente

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