Un libro che non ha paura di mostrare il buio che a volte ci portiamo dentro

da Alex11
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Bagai è uno di quei libri che sembrano parlare direttamente a te. Racconta la storia di Elia, un ragazzo di diciotto anni che vive in un piccolo paese del nord Italia, dove tutto gli sembra spento, inutile, senza uno scopo. È apatico, vuoto, si lascia vivere senza entusiasmo, e tutto intorno a lui sembra scorrere senza lasciare traccia.
Ma poi arriva Camilla. Una compagna di classe diversa da tutte le altre: diretta, invadente, un po’ fuori dagli schemi. Lei entra nella sua vita come un fulmine, senza chiedere permesso, e lo costringe a mettersi in discussione. Tra i due nasce qualcosa, ma non è la solita storia d’amore da film. È un legame strano, pieno di tensione, dubbi, silenzi e parole taglienti. Camilla sembra così viva, eppure anche lei nasconde un dolore profondo. Ed è proprio quell’aspetto doloroso – quel vuoto che anche lei si porta dietro – a unire i due.
La storia non segue grandi eventi o colpi di scena. È più un viaggio dentro la testa e il cuore di Elia. Ogni pagina è fatta di pensieri, di insicurezze, di momenti in cui sembra che niente abbia senso. E forse è proprio questo che rende il libro così potente: è vero, crudo, umano. Parla del sentirsi fuori posto, del non sapere dove si sta andando, del cercare un senso anche quando sembra non esserci.
Lo stile è semplice, diretto, con un linguaggio che rispecchia davvero come parlerebbe un ragazzo come Elia. Non ci sono frasi poetiche o descrizioni elaborate, ma c’è una sincerità che arriva dritta allo stomaco. È un libro che non ha paura di mostrare il buio che a volte ci portiamo dentro.
Se stai cercando una storia piena d’azione o misteri, Bagai forse non fa per te. Ma se hai voglia di leggere qualcosa che ti fa sentire capito, che ti fa dire “ehi, non sono l’unico a sentirmi così”, allora questo libro vale davvero la pena. È un piccolo pugno allo stomaco, ma anche un abbraccio silenzioso a chi si sente perso.

 

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