the screen

da mondolibri
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“The Screen” è un romanzo che ci ha colpiti molto per i temi attuali che affronta e per il modo
in cui riesce a mantenere viva l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina. L’autore utilizza
un linguaggio semplice, diretto ma mai banale, riuscendo a coinvolgere soprattutto un
pubblico giovane come noi, che ogni giorno ha a che fare con la tecnologia e i social.
La storia è ambientata in una realtà molto simile alla nostra, ma con delle stranezze
inquietanti. Il protagonista, un ragazza della nostra età, si rende conto che la sua vita viene
sempre più controllata dagli schermi che utilizza ogni giorno: il telefono, il computer, la
televisione. All’inizio non se ne accorge nemmeno, poi, piano piano, capisce che i suoi
pensieri, i suoi desideri e persino i suoi comportamenti sono influenzati da ciò che vede. A
quel punto inizia una vera e propria lotta per riprendersi la sua libertà e ritrovare la sua
identità. La storia è avvincente perché mostra come si può passare dalla dipendenza
all’indipendenza attraverso il coraggio e la consapevolezza.
I personaggi secondari sono costruiti molto bene. Non sono inseriti solo per riempire la
storia, ma hanno tutti un ruolo importante. Alcuni si lasciano totalmente assorbire dalla
tecnologia senza nemmeno rendersene conto, altri cercano di opporsi e di vivere una vita
più autentica. Questa differenza ci ha fatto riflettere su come, anche nella realtà, ci siano
persone che reagiscono in modi diversi ai cambiamenti imposti dalla tecnologia. Abbiamo
apprezzato molto anche l’evoluzione della protagonista, Sara: all’inizio è ingenua e un po’
superficiale, ma nel corso del romanzo, cresce tantissimo, diventando più matura e
consapevole.
Lo stile dell’autore ci è piaciuto molto. È scorrevole, moderno, e riesce a non deludere mai le
aspettative del lettore. I capitoli sono brevi, spesso terminano con momenti di grande
tensione o suspense, il che spinge a continuare a leggere. Ci sono molti colpi di scena, che
rendono la lettura ancora più emozionante. Inoltre, il modo in cui vengono descritti i
sentimenti del protagonista ci ha permesso di immedesimarsi facilmente nella sua situazione
Una delle frasi che ci ha colpiti di più è:
“Quando guardi troppo a lungo uno schermo, è lo schermo che finisce per guardare dentro
di te.”
Questa frase ci è sembrata molto potente perché fa capire in modo semplice e diretto
quanto la tecnologia possa non solo influenzare i nostri comportamenti, ma addirittura il
nostro modo di essere, se non stiamo attenti.
Mentre un’ altra frase significativa è:
“La vera libertà non è spegnere lo schermo, ma sapere quando accenderlo.”
Questa frase ci è piaciuta perché non minimizza la tecnologia, ma fa capire che il problema
non è usarla, ma diventarne schiavi. È una lezione importante per noi giovani, che spesso
usiamo il telefono o il computer senza riflettere troppo.
Per concludere, “The Screen” è un romanzo che consigliamo assolutamente, sia ai ragazzi
della nostra età sia agli adulti. Non solo è una storia avvincente e piena di colpi di scena, ma
è anche un libro che fa pensare, spingendoci a riflettere sul nostro rapporto con la
tecnologia. È uno di quei libri che, anche dopo aver finito di leggere, lascia dentro delle
domande importanti.

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