Il libro mi è piaciuto molto ed è il mio preferito del concorso perché narra la storia di un campione di atletica che ha concluso la sua carriera sportiva per combattere e protestare contro il razzismo in America. Questo libro è un fumetto molto ben strutturato perché alterna pagine in cui viene raccontata la sua finale olimpica per i 200 metri a pagine in cui viene narrata la sua storia a partire dalle condizioni difficili della sua gioventù. Tommie Smith, il protagonista, e John Carlos, alle olimpiadi del Messico del 1968 hanno protestato con un pugno nero alzato e la testa china mentre suonava l’inno americano; questo evento ha segnato la loro vita portandoli ad abbandonare il mondo dell’atletica ma dal 2002 sono stati riconosciuti loro i giusti meriti per la lotta al razzismo. Una frase che mi ha colpito particolarmente è “non posso mangiare medaglie, e nemmeno i bambini con cui sono cresciuto possono farlo …. Chiediamo solo pari possibilità” la frase in risposta ad una domanda dell’intervistatore dopo l’olimpiade; questa frase mi ha colpito molto perché ci fa capire i buoni valori che ha il protagonista anche andando contro le sue ambizioni per rendere l’America un paese equo e migliore. Nel libro si racconta di come la famiglia di Tommie sia stata fondamentale per la sua vita perché anche se veniva da un contesto povero e ricco di discriminazione hanno provato a non far mancare niente né a lui né ai suoi 12 fratelli.
Combattere per la libertà
scritto da Alessandro pratesi 5 views
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