Recensione IO SONO PERSEFONE

da Aurora Bellocci
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IO SONO PERSEFONE

Daniele Coluzzi

Il libro racconta la storia della giovane divinità della terra: Core.

Conosciuta da tutti per la sua incantevole bellezza, e il suo fascino…ma soprattutto per essere la figlia di Demetra, sua madre, che già alla sua nascita aveva deciso per lei un destino di castità.

Il fato tuttavia aveva riservato un altro destino per lei.

Il re degli Inferi Ade, caduto vittima di una delle temibili frecce di Eros si era innamorato della Dea al punto da rapirla e rinchiuderla nel suo regno.

I giorni trascorrevano e il disprezzo che Core inizialmente provava per quel mondo cosparso di tristezza e desolazione iniziava pian piano a sgretolarsi, e lei, iniziava a comprendere che la vita e la morte non sono poi tanto diverse:

Temono la morte, gli esseri umani, ma non si accorgono che è la vita a torturarli. Il supplizio più grande che il fato ha previsto per loro è quello di vivere inseguendo desideri che non riescono mai ad appagare fino in fondo…per ogni desiderio irrealizzato, gli uomini sembrano un po’ più vecchi…”

La morte, da sempre spaventa chiunque, ma è davvero tanto peggiore della vita? Oppure come ha detto Ade le due cose sono complementari?

Negli Inferi, Core ha imparato a conoscere il valore della vita, di quanto essa sia fragile ma al tempo stesso travolgente, ha imparato ad ascoltare e a prendersi cura dei cuori infranti, delle anime morte per amore, per un peccato, per lo strano destino del fato oppure per un capriccio di qualche divinità annoiata.

Le divinità, Core non è mai riuscita a capirle, si chiedeva come mai se gli uomini le venerassero e le adorassero a tal punto da citarle nei poemi più famosi queste si prendessero gioco di loro, deridendoli e giocando con le loro deboli vite.

è questo che facciamo quindi? Li manovriamo quando sono in vita e li umiliamo quando sono morti?”

Secondo Core, sono convinte di poter scegliere il destino altrui perché hanno il potere di farlo; come Demetra, Afrodite o Ade che si sentirono in diritto di decidere per lei chi doveva diventare.

Persefone? Core? Nemmeno lei lo sapeva più, ma di una cosa era certa: avrebbe scelto da sola chi essere.

Core era entrata nel regno di Ade come una bambina strappata troppo in fretta alle braccia della madre, che pendeva dai suoi insegnamenti e piangeva ogni sera nell’attesa che la venisse a salvare, “Mamma, fa’ presto, vieni a prendermi” ripeteva;

e ne è “uscita” come Persefone regina degli Inferi e sposa di Ade, una donna coraggiosa e saggia che non solo ha preso in mano il suo destino ma ha dimostrato di essere un autentica divinità mettendo il bene degli uomini davanti a tutto.

non ho scelto di diventare Persefone per diventare la mogie del re degli Inferi. L’ho fatto per diventare una regina protettiva e giusta”

Personalmente ho trovato questo libro una boccata d’aria fresca a tutti gli effetti, travolgente, leggero e molto appassionante. Le divinità, le loro storie e il regno di Ade sono descritti in maniera dettagliata portandoti a fantasticare, immaginando di essere davanti al palazzo di Ade circondata da asfodeli, oppure a esplorare la buia voragine del Tartaro o a camminare piacevolmente nei Campi Elisi. Persefone è l’incarnazione stessa della donna valorosa per eccellenza, quella che prende in mano la sua vita e decide come scrivere il proprio destino. Mi sento di consigliare questo libro a chi vuole avvicinarsi al mondo della mitologia Greca e agli intrecci e le storie che si celano dietro senza però impegnarsi troppo, ma soprattutto ai giovani ragazzi che possano trarre da Persefone uno spunto per imparare a non stare zitti assecondando passivamente le decisioni che gli altri prendono per loro ma ribellandosi e facendo sentire la propria voce.

Su una scala da 1 a 10 il voto che attribuisco a questo libro è 9 .

Aurora Bellocci

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